I film italiani del 2025

L’Abbaglio di Roberto Andò

Ambientato nel 1860, durante la celebre spedizione dei Mille in Sicilia guidata da Giuseppe Garibaldi, L’Abbaglio racconta la storia del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini, un ufficiale tanto carismatico quanto controverso, alle prese con un conflitto interiore mentre lotta per la libertà. Al suo fianco, due personaggi insoliti: Domenico Tricò, un contadino siciliano emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Di fronte alla schiacciante superiorità numerica dell’esercito borbonico, Garibaldi affida a Orsini una manovra diversiva per ingannare il comandante nemico, in quella che diventerà una complessa e tesa partita a scacchi. Roberto Andò, dopo il successo de La Stranezza (Prime) riunisce il trio inedito formato da Toni Servillo, Ficarra e Picone per dare vita a un dramma storico che mescola abilmente leggerezza, comicità e fantasia. L’episodio della spedizione garibaldina viene arricchito da elementi paradossali e inattesi, inserendosi in una tradizione di racconti morali che esplorano i conflitti interiori dei personaggi. Il risultato è un approccio innovativo e originale al genere storico. Il cast, già promettente, si arricchisce ulteriormente con la partecipazione di Tommaso Ragno e Pascal Gregory, garantendo un film di grande spessore artistico.

Le assaggiatrici di Silvio Soldini

Silvio Soldini torna alle atmosfere drammatiche che avevano caratterizzato il suo Le Acrobati (Apple Tv) dopo il successo storico di Pane e Tulipani. Questa volta, porta sul grande schermo l’adattamento del romanzo omonimo di Rosella Postorino, un progetto intenso e toccante, ambientato nell’autunno del 1943. La protagonista, Rosa, è una giovane donna in fuga da Berlino devastata dai bombardamenti. Rifugiatasi in un piccolo e isolato villaggio vicino al confine orientale, scopre presto che quel luogo apparentemente tranquillo nasconde un oscuro segreto: proprio lì, nella foresta circostante, si trova il quartier generale di Hitler, la Tana del Lupo. Ossessionato dal timore di essere avvelenato, il Führer ordina che il cibo destinato a lui venga assaggiato in anticipo. Una mattina all’alba, Rosa viene prelevata insieme ad altre giovani donne del villaggio per diventare una delle “assaggiatrici” di Hitler. Tra la paura costante di morire e la fame che le consuma, queste donne stringeranno alleanze e patti segreti. La giovane berlinese fatica inizialmente a essere accettata dal gruppo, ma quando finalmente riesce a vincere la diffidenza delle altre, un evento inaspettato la fa sentire una traditrice: l’arrivo di un ufficiale delle SS che, contro ogni logica e volontà, risveglia in lei l’amore o forse solo il bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto. Come da tradizione nei film di Soldini, possiamo aspettarci un dramma intimo, fortemente legato alle psicologie dei personaggi, capace di esplorare le zone più oscure dell’animo umano con sensibilità e profondità.

Queer di Luca Guadagnino

Il nuovo film di Luca Guadagnino, Queer, ispirato alla letteratura di William S. Burroughs, ha suscitato qualche dissenso a Venezia, ma nel complesso è stato accolto positivamente, confermando l’attesa altissima che circonda ogni suo progetto. Guadagnino, sempre più prolifico e con almeno tre nuovi film in cantiere, sta diventando uno dei registi internazionali più influenti del momento. L’hype intorno a Queer è alle stelle, complici le chiacchieratissime scene di sesso bollente di Daniel Craig come protagonista e la spettacolare ricostruzione di Città del Messico interamente realizzata a Cinecittà. L’uscita è strategicamente prevista prima negli Stati Uniti, a fine anno, per rientrare nella stagione dei premi, con il rilascio in Italia programmato per il 2025. Molti già scommettono su una candidatura all’Oscar per il miglior attore protagonista e per la miglior sceneggiatura non originale, firmata dallo stesso Guadagnino. Con i suoi ultimi film che non hanno mai deluso, l’attesa per Queer è alle stelle, e il regista si conferma sempre più come un pilastro del cinema contemporaneo a livello globale. Non resta che attendere.

Il Nibbio di Alessandro Tonda

Dietro le quinte è già considerato una sorta di Argo (Now Tv e Sky) all’italiana, e il tema affrontato non è certo di poco conto. Il Nibbio racconta i drammatici 28 giorni di rapimento della giornalista del Manifesto, Giuliana Sgrena, avvenuto vent’anni fa, e le complesse operazioni diplomatiche per liberarla, guidate da Nicola Calipari, alto dirigente del SISMI. Calipari, soprannominato “il Nibbio”, perse la vita durante l’operazione di salvataggio, rendendo la vicenda ancora più toccante e carica di tensione emotiva. Prodotto da Notorious Pictures e Rai Cinema con la belga Tarantula, il film si presenta come un spy movie politico, un genere raro per il cinema italiano, e al contempo un biopic. Nel ruolo di Nicola Calipari troviamo Claudio Santamaria, mentre il ruolo di Giuliana Sgrena è affidato a Sonia Bergamasco. L’uscita è prevista per marzo 2025, in concomitanza con il ventennale del rapimento, un tempismo che amplifica l’attesa per questo progetto. Alessandro Tonda, dopo l’interessante esordio con The Shift (Apple Tv) e l’esperienza accumulata con la regia di episodi di Suburraeterna (Netflix), si cimenta con una sfida di grande importanza. Le aspettative sono alte, e si preannuncia un film capace di mescolare tensione, politica e dramma umano.

Breve storia d’amore di Ludovica Rampoldi

Ludovica Rampoldi, talentuosa sceneggiatrice di film come Il Divin Codino (Netflix) e Il ragazzo invisibile (Now Tv e Sky) debutta alla regia con Breve storia d’amore, che inizia con toni romantici, ma che presto si arricchisce di sfumature dark. La trama ruota attorno a Lea, che incontra Rocco in un bar e inizia con lui una relazione clandestina. La loro storia, consumata in una stanza d’albergo, si complica quando Lea comincia a invadere la vita privata di Rocco, trasformando quella che sembrava una semplice avventura in qualcosa di più oscuro e pericoloso. Il cast è di altissimo livello, con interpreti come Pilar Fogliati, Valeria Golino, Adriano Giannini e Andrea Carpenzano, tutti pronti a dare vita a una storia densa di tensione emotiva e intrighi.